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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum III,16
 
originale
 
[16] Nam Cleanthes, ut dicebas, quattuor modis informatas in animis hominum putat deorum esse notiones. Unus is modus est, de quo satis dixi, qui est susceptus ex praesensione rerum futurarum; alter ex perturbationibus tempestatum et reliquis motibus; tertius ex commoditate rerum, quas percipimus, et copia; quartus ex astrorum ordine caelique constantia. De praesensione diximus. De perturbationibus caelestibus et maritimis et terrenis non possumus dicere, cum ea fiant, non esse multos, qui illa metuant et a dis inmortalibus fieri existument;
 
traduzione
 
16. Cleante, come tu mi hai riferito, fissa a quattro i modi attraverso i quali si verrebbe costituendo nella mente dell'uomo la nozione della divinit?. Il primo ? quello di cui ho gi? parlato e si fonda sulla anticipata percezione degli eventi futuri; il secondo si basa sulle perturbazioni meteorologiche e su altri fenomeni analoghi; il terzo sulla abbondanza dei beni a nostra disposizione; il quarto sulla costante regolarit? dei moti celesti. Della previsione del futuro s'? gi? detto. Per quanto concerne le perturbazioni meteorologiche ed i movimenti del mare e della terra ? innegabile che quando avvengono molti sono coloro che li temono e ne attribuiscono l'origine agli d?i immortali;
 

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